Spesso sentiamo parlare di Intelligenza Artificiale applicata al mondo militare. Troppe volte l’accostamento viene fatto solo ed esclusivamente nei confronti dei sistemi di armamento tralasciando aspetti fondamentali della vita militare nei quali le nuove tecnologie possono apportare innovazioni decisive, sfruttando per una volta l’esperienza del mondo civile.

Stiamo parlando degli Smart Military District o semplicemente delle cosiddette basi smart.

Cosa sono?

Una base smart impiega tecnologie , intelligenza artificiale, Internet of Things, automazione e analisi dei dati allo scopo di migliorare la qualità, rapidità ed efficienza delle sue funzioni e dei suoi servizi. L’utilizzo di questi sistemi permette di raccogliere grandi quantità di dati consentendo operazioni più economiche ed aiutano il personale militare nella scelta della decisione migliore.

Sotto questo profilo in diverse parti del mondo si è deciso di ripensare totalmente l’utilizzo dei fondi per il proprio patrimonio immobiliare, destinandoli verso la tramutazione di vecchie basi in Smart Military District.
Questa nuova concezione di base crea delle vere e proprie smart community autonome energeticamente, sicure ed efficienti.

Per risolvere le sfide che la corsa all’innovazione sta portando, le Forze Armate più avanzate si stanno impegnando nello sviluppo della prossima generazione di tecnologie wireless in grado di supportare la sicurezza nazionale migliorando la resilienza e l’efficienza operativa delle basi militari , incrementando la qualità della vita al loro interno attraverso la creazione di vere e proprie basi smart in grado di prendere il meglio dalle esperienze civili del mondo Smart City.

rielaborazione dati US IGNITE

A seconda delle esigenze delle differenti sensibilità nazionali questo tipo di tecnologie non rientrano solo nel concetto di sicurezza in sé stessa ma vanno verso anche verso un concetto di mondo ecosostenibile.

La Difesa italiana si sta impegnando sotto questo aspetto nella creazione degli Smart Military District che partono dalla previsione delle cd. Caserme Verdi, Basi Blu e Aeroporti Azzurri e mirano ad arrivare a sistemi complessi in grado di migliorare ulteriormente le proprie performance. Come espresso già nel Documento Pluriennale Programmatico 2018-2020 , l’obiettivo è la realizzazione di nuovi distretti energetici intelligenti nei quali sia massimizzato il ricorso all’autoconsumo e la gestione dei flussi energetici avvenga in tempo reale in un alveo certo di cyber security. In tale ambito, la Difesa italiana potrà giocare un ruolo cruciale, anche a sostegno degli altri dicasteri, nell’ambito della protezione delle infrastrutture critiche energetiche, sia come possibile entità istituzionale ospitante nodi di rilevanza strategica della rete di approvvigionamento/distribuzione, sia per il fattivo contributo alla difesa cibernetica del Paese, nell’ottica del consolidato paradigma del binomio energy security-cyber security.

elaborazione del Ministero della Difesa

Sotto questo punto di vista importante è la partecipazione del Dicastero della Difesa al progetto HORIZON 2020 – OSMOSE.

Questo progetto vede anche la società italiana Terna impegnata nello sviluppo ed analisi di impatto sulla cyber security nel progetto di massimizzazione dell’efficienza tecnico-economica del sistema elettrico europeo. Il Ministero della Difesa parteciperà come partner del progetto: mette a disposizione l’Arsenale della Marina militare a Taranto (rete alta tensione) e gli aeroporti militari di Grottaglie (Ta) e Gioia del Colle (Ba) (rete media tensione).

La realizzazione del progetto permetterà una riduzione del fabbisogno energetico e della conseguente spesa economica così come realizzazione di interventi per l’efficienza energetica negli usi finali, nonché modellazione di siti ad elevata resilienza energetica anche attraverso l’utilizzo di tecnologie a fonti rinnovabili, presso le proprie sedi più importanti ubicate nel territorio nazionale.


Cosa fanno all’estero?

Nel prendere in esame una realtà europea vicino a noi, possiamo vedere come le Forze Armate Francesi abbiano iniziato a muoversi verso l’integrazione delle nuove tecnologie all’interno delle basi.

Il loro utilizzo è destinato principalmente per la riconversione green delle vecchie strutture, ormai obsolete e decisamente costose nel mantenimento.

Proprio per questo in questi ultimi anni sono fatte 28 operazioni immobiliari che hanno ottenuto la certificazione «alta qualità ambientale (HQE)», 7 ristrutturazioni BBC(costruzioni a basso impatto energetico) . 2 nuove costruzioni BBC, 2 costruzioni a «énergie positive» (BEPOS)

I BEPOS hanno la caratteristica di produrre più energia rispetto a quella che consumano e rappresentano un’importante innovazione nel campo dell’edilizia ecosostenibile e dell’applicazione delle nuove tecnologie nel campo dell’energie security.

I BEPOS devono seguire le seguenti caratteristiche: una concezione architettonica e degli arredamenti che permettano un basso consumo energetico; Comportamenti eco responsabili degli abitanti dell’edificio; equilibrio tra consumo e fabbisogno garantito da strumentazioni tecnologiche avanzate.

Anche negli Stati Uniti si stanno adottando soluzioni e approcci smart da utilizzare nelle installazioni militari. Già nel 2016, le Forze armate statunitensi hanno installato una fattoria solare intelligente di 250 acri a Fort Stewart, in Georgia, che può consentire alla base di funzionare indipendentemente dalla rete elettrica locale in caso di emergenza, facendo anche uso di energia rinnovabile. Nelle vicinanze di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, la più grande base militare del mondo, sta testando veicoli senza conducente per il trasporto di personale ferito, con l’obiettivo di utilizzarli in seguito anche sui veri campi di battaglia.

L’energia è un campo importante in cui le basi militari possono prendere lezioni dalle città intelligenti. Soprattutto se immaginiamo che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è responsabile di oltre 30 milioni di acri di terra (più della superficie totale dello stato della Pennsylvania) e centinaia di migliaia di edifici, l’uso di tecnologie smart city per gestire i costi di energia, acqua e costruzioni può fornire sicuramente soluzioni di estrema efficienza. Si stima che il programma già in corso dell’esercito americano gli abbia consentito di risparmiare quasi 150 milioni di dollari .

L’efficienza e la qualità della vita sono caratteristiche fondamentali di una smart base . I sensori intelligenti che distinguono tra personale di base e visitatori transitori possono aiutare a ridurre la congestione nella base durante le ore di punta o durante grandi eventi pubblici che attirano visitatori. I sensori intelligenti nei vagoni della spazzatura o sugli scaffali dei negozi possono facilitare la gestione dei rifiuti e automatizzare le richieste di inventario per nuovi articoli.

Sempre grazie a sensori ed a reti intelligenti molto si sta facendo nella base di Fort Carson, CO, con un progetto nato con lo scopo di sviluppare veicoli autonomi e sensori in grado di ridurre il costo dei trasporti, diminuendo i tempi di percorrenza all’interno della base e migliorando la pubblica sicurezza.

Schema sistema base Fort Carson – fonte US IGNITE

 

La sicurezza rappresenta una priorità su cui le nuove tecnologie possono avere un impatto dirompente, soprattutto quando si tratta di minacce terroristiche. Una base intelligente può disporre di telecamere in rete e sensori di riconoscimento delle targhe che riconoscono i nuovi visitatori e li indirizzano ai varchi di ingresso con misure di sicurezza più rigorose. In caso di un attacco reale, una base intelligente può informare immediatamente i servizi di risposta alle emergenze all’interno della base per affrontare la minaccia, funzionari e servizi della base per bloccare strutture come scuole e ospedali e il personale della base su quali aree evitare.

Da questo punto di visto un banco di prova interessante è stato installato presso la Maxwell-Gunter Air Force Base .

Nel sito è stata predisposta ed integrata una rete connessa di sensori a supporto delle operazioni quotidiane della base . L’obiettivo del progetto è dimostrare come attraverso la creazione di un perimetro smart che garantisca il monitoraggio degli accessi, le notifiche istantanee e la gestione dei veicoli, si possa incrementare efficienza ed efficacia del controllo e della sicurezza della base.

Allo stesso tempo, la tecnologia e l’uso di dispositivi intelligenti per installazioni militari comportano dei rischi, poiché l’infrastruttura digitale può essere un obiettivo importante per gli attacchi di hacking. Misure di sicurezza aggiuntive e protocolli di sicurezza rigorosi, tuttavia, possono più che compensare queste difficoltà. Le basi intelligenti sono più sicure ed efficienti e soprattutto possono vantare un costo inferiore per i contribuenti.

Sotto questo punto di vista importante è la sperimentazione che si sta facendo presso il Tyndall Air Force Base, dove si sta utilizzando della tecnologia 5G per operazioni di volo, per la sicurezza della base e del suo perimetro e per l’addestramento dei piloti di F-22 e F-35.

Seguendo questo esempio il Dipartimento della Difesa Statunitense ha annunciato lo stanziamento di 600 milioni di dollari per la sperimentazione e il test 5G in cinque basi statunitensi, che rappresentano il più grande banco di prova 5G su vasta scala per applicazioni a dual use al mondo.

I progetti includeranno l’utilizzo della realtà aumentata / virtuale 5G per l’addestramento e la pianificazione delle missioni, il test delle caserme Smart abilitate per il 5G e la valutazione delle tecnologie 5G per migliorare il comando e il controllo.